I motori agricoli / industriali
Storia, dati tecnici, componenti, curiosità e applicazioni
Ed eccoci qui con questa seconda sezione, creata per racchiudere e testimoniare il mondo dei prodotti e delle soluzioni destinate al settore agricolo e industriale che lo storico marchio Zanetti ha commercializzato nei vari anni di produzione.
Se ti è già capitato di leggere la storia della Zanetti Motori, saprai già che nel settore della motorizzazione agricola andava davvero forte, infatti fu per diversi anni una tra le ditte più conosciute, apprezzate e di qualità che si potessero trovare nel mercato nazionale ed estero.
Anche se la produzione comprendeva “solamente” cinque tipi di motore (diversi principalmente per cilindrata), il ventaglio di declinazioni d’uso di cui questi si sono resi partecipi grazie alle aziende che li hanno utilizzati per le loro creazioni, è un qualcosa di davvero sconfinato che probabilmente non sarà mai possibile censire fino in fondo.

Foto ricavata dall’originale nella sezione “Pubblicazioni”
Ma se da un lato può sembrare triste, in quanto sicuramente qualche pezzettino di storia corre il rischio di essere dimenticato, dall’altra è un qualcosa di stimolante, soddisfacente ed emozionante; in quanto ad ogni nuova scoperta, conquista o ritrovamento una piccola tessera di questo enorme puzzle viene incastrata a fianco dell’altra, aiutandomi a testimoniare al meglio i lasciti di storie che altrimenti verrebbero inevitabilmente dimenticati con il tempo.
Ma tornando con i piedi per terra, leggendo i nomi dei motori della serie noterai che sono tutti definiti da una sigla, molto semplice ma al contempo esplicativa. Prendendo d’esempio il più piccolo della serie, il C50/2, possiamo notare che la prima parte ( C50 ) indica il modello e la cilindrata di riferimento del motore, mentre la seconda ( /2 ) è il comune denominatore che indica il numero di tempi. Caratteristica questa che accomuna tutti i motori prodotti dal marchio, compresi quelli della serie stradale anche se non specificato nella loro dicitura tecnica.
Altro fattore accomunante dei motori di questa serie agricola è la tipologia del raffreddamento, che per ovvii motivi dovuti al loro utilizzo “stazionario” è forzata; ciò comporta l’adozione di volani con apposita calettatura che in ordine di marcia aspirano l’aria dalla parte frontale per spingerla verso l’esterno, dove essendo chiusi dentro ai carter viene forzatamente convogliata verso le alette presenti sul cilindro e sulla testa.
Questa soluzione, anche se per un uso che non è stazionario, la si trova altresì sul motore C50/2 Z2 della Bicizeta, tra l’altro unico motore della serie stradale ad avere questo tipo di raffreddamento. Il motivo di questa adozione è semplicemente derivato dal fatto che essendo l’evoluzione del C50/2 agricolo, questo ne ha in comune le diverse soluzioni.
A tal proposito bisogna anche fare un distinguo sulle caratteristiche che i vari sistemi di accensione dei motori avevano, in quanto per alcuni si poteva trovare marchiato Dansi mentre per altri CEV; oltre a questo vi sono anche alcune differenze circa la presenza della sola bobina A.T. interna o di quella B.T. interna corredata dal quella A.T. esterna. Vi è da precisare ancora che nelle versioni ad uso agricolo il piatto bobine era provvisto solamente dell’avvolgimento dell’accensione in quanto per ovvi motivi quello dei servizi non era necessario.
Numerose sono comunque le caratteristiche, ma c’è un’ultima cosa importante da dire…
Ogni motore che lasciasse lo stabilimento, si portava appresso un corredo composto dal certificato di origine e dal libretto di uso/manutenzione, dove erano inseriti i principali dati caratteristici e il numero di identificazione; numero che purtroppo non veniva punzonato sui carter ma solamente affisso con un adesivo metallico verniciato in rilievo (vedi foto sottostante).

Certificato d’origine originale
Motivo per cui, a causa della perdita o dello scolorimento del suddetto, ad oggi la quasi totalità di questi non ha la possibilità di essere censito con vincoli certi.

Foto presa da un motore D-90 della Collezione
…Se sei curioso e vuoi approfondire ulteriormente, troverai tantissime altre informazioni interessanti nelle varie sezioni dedicate qui sotto e divise in base ai modelli, che come già accennato nella storia del marchio sono: 50cc, 90cc (detto100), 120cc, 175cc e 200cc.

Raccolta delle caratteristiche tecniche del “piccolino” della serie;
Dall’alesaggio alla tipologia di accensione, dalle quote di ingombro, alla carburazione e molto altro…

Raccolta delle caratteristiche tecniche del secondo motore della serie;
Dall’alesaggio alla tipologia di accensione, dalle quote di ingombro, alla carburazione e molto altro…

Raccolta delle caratteristiche tecniche del terzo motore della serie;
Dall’alesaggio alla tipologia di accensione, dalle quote di ingombro, alla carburazione e molto altro…

Raccolta delle caratteristiche tecniche del motore 175cc;
Dall’alesaggio alla tipologia di accensione, dalle quote di ingombro, alla carburazione e molto altro…

Raccolta delle caratteristiche tecniche del “gigante” della serie;
Dall’alesaggio alla tipologia di accensione, dalle quote di ingombro, alla carburazione e molto altro…